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Ottimizzare Siti Internet: gli step per migliorare il posizionamento

2 lug , 2020 | 6 minuti

L’ottimizzazione del sito è un’operazione indispensabile. Creare pagine web graficamente impeccabili e sformare contenuti su contenuti è importante ma del tutto inutile le cose sono fatte senza un criterio. Ho strutturato questo post come una sorta di checklist da seguire per ottimizzare siti internet in ogni aspetto, dai più tecnici a quelli di puro contenuto.

Indice degli argomenti:

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Cos'è la SEO e l'ottimizzazione SEO

Due definizioni di base sono doverose.

SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme di tutte le attività e pratiche che possono essere svolte su una pagina web per posizionarla tra i primi risultati di un motore di ricerca (SERP).

Ottimizzare siti internet significa mettere in atto tutte queste attività su ogni singola pagina del tuo sito.

Fin qui tutto semplice, se non fosse che poi i risultati non sono per forza assicurati e matematici. Se bastasse applicare alcune regole per scalare la SERP di Google, allora saremmo tutti primi (in realtà non lo sarebbe mai nessuno). Questo perché la bravura di un SEO Specialist sta proprio nell’analizzare su quali aspetti conviene lavorare per raggiungere dei risultati.

È un po’ come per le ricette culinarie che vedi in TV. Tu puoi seguire la procedura al 100%, ma non è detto che il risultato finale soddisfi le aspettative: magari serviva un poco di farina in più, magari bastava togliere la teglia dal forno 5 minuti prima… La stessa cosa vale per la SEO: bisogna studiare e analizzare ogni singolo caso per capire dove stanno gli errori, cosa conviene modificare e dove intervenire.

A maggior ragione, serve criterio quando si ottimizza un sito se si considera che gli stessi motori di ricerca (Google prima di tutti) cambiano spesso le regole del gioco. I continui aggiornamenti degli algoritmi, fatti per classificare le pagine web nel modo più simile a come ragionerebbe una persona in carne ed ossa, comportano oscillazioni in SERP, variazione nei volumi di traffico e, di conseguenza, cambi di strategia.

È successo nel 2019 con l’aggiornamento Google Bert e la cosa si è ripetuta anche con il Core Update di maggio 2020: spesso gli aggiornamenti dell’algoritmo sconvolgono i criteri di giudizio e obbligano i SEO a rivedere il lavoro fatto fino a quel momento.

Come ottimizzare un sito web: le 3 aree su cui intervenire

Le attività per l’ottimizzazione web possono essere raggruppate in 3 macroaree:

Ottimizzazione SEO Tipo di attività
SEO on-page Contenuto, tag html, link interni
SEO off-page Link building
SEO tecnica Attività a livello di codice

SEO Tecnica

Spider e Crawl Budget

Uno dei fattori che incidono su ottimizzazione e posizionamento siti web è data dalle prestazioni del sito stesso e dalla sua idoneità ad essere analizzato dal motore di ricerca. Infatti, per “catalogare” ogni singola pagina web Google, ad esempio, utilizza i robot (o spider) che hanno proprio il compito di scandagliare il web e di raccogliere tutte le informazioni utili sulle pagine nelle quali sono capitati per indicizzarle.

Lo spider durante l’attività di crawling analizza il topic del contenuto, i link in entrata o in uscita, eventuali contenuti, Title o Meta Description duplicati e sulla base del materiale raccolto attribuirà un punteggio di ranking. Sulla base del ranking e dell’affinità con la query di ricerca digitata dall’utente, Google definirà il posizionamento della pagina.

Ecco, la prima cosa da verificare è appunto se il nostro sito è “spider-frindly”, ovvero se facilita l’attività di crowling.

Per verificare l’attività di scansione dei robot noi utilizziamo un tool apposito di SeoZoom in grado di dare informazioni sul crawl budget, un parametro che indica quanto tempo Google mette a disposizione degli spider per analizzare il nostro sito e quante pagine analizza quotidianamente nel nostro dominio. In alternativa è possibile consultare anche Google Search Console.

Prestazioni del sito ed errori

Altre cose da verificare a livello tecnico sono le prestazioni del sito e l’eventuale presenza di errori.

Il tuo sito è ottimizzato per i dispositivi mobili? Quanto è veloce il caricamento delle singole pagine web? Queste cose possono risultare fastidiose non solo per l’utente, ma anche per lo stesso Google che potrebbe penalizzare siti lenti o difficilmente visualizzabili da mobile.

Altra cosa assolutamente da evitare sono gli errori. Non c’è niente di peggio che dare in pasto a Google contenuti duplicati (tra pagine interne dello stesso sito o addirittura copiate e incollate da siti esterni). Allo stesso modo non è piacevole neanche far incappare gli utenti o gli spider su pagine di errore 404.

Qui sotto trovi tutte le cose che dovresti controllare per l’ottimizzazione tecnica SEO.

Ottimizzazione SEO Tecnica Attività
Crawling dei robot Inserisci un file robots.txt e la site map per mostrare quali pagine vuoi indicizzare e quali no.
Mobile friendly Testa la compatibilità del sito con i dispositivi mobili.
Velocità sito Ottimizza le immagini, riduci i redirect, comprimi pagine GZip, attiva la cache del browser.
Contenuti duplicati Evita i contenuti duplicati o, se non hai alternative, usa il canonical url per dare priorità ad una pagina rispetto alle altre.
Errori 404 Usa i redirect per risolvere gli errori di scansione.

SEO off-page

La SEO off-page si focalizza sull’autorevolezza del sito e si misura in backlink ottenuti da altri siti. Google vede i link esterni al nostro sito in modo molto positivo perché li interpreta come un riconoscimento che gli utenti danno a contenuti ritenuti interessanti. Per ogni backlink otteniamo un premio a livello di ranking che sarà tanto più elevato quanto il sito da cui lo abbiamo ricevuto risulta agli occhi di Google autorevole e attinente al nostro settore.

Tuttavia, lavorare di link building e di SEO off-page è una cosa abbastanza difficile perché non dipende direttamente da noi e quindi risulta poco controllabile. In Italia la link building è spesso e volentieri frutto di accordi e contrattazioni commerciali, i collegamenti vengono proprio acquistati vanificando quello che sarebbe l’obiettivo di Google cioè di premiare i link spontanei.

Per non rischiare penalizzazione da parte di Big G, la cosa migliore da fare è lavorare sulla qualità dei contenuti e sulla SEO on-page: se fatta come si deve le tue pagine cattureranno l’attenzione dei lettori che saranno eventualmente più predisposti a premiarti con un link spontaneo.

C’è da dire però, non tutti i link sono uguali e talvolta possono addirittura dimostrarsi dannosi per il nostro posizionamento. Come detto poco fa, con un backlink acquisiamo parte del ranking del sito da cui ci arriva il collegamento… ma se questo sito è considerato poco affidabile e non autorevole? Anche il nostro ranking potrebbe scendere di conseguenza.

Grazie a SeoZoom possiamo tenere sotto controllo i link in entrata e individuare quelli dannosi da eliminare.

Ottimizzazione SEO off-page Attività
Backlink autorevoli Lavora di contenuti e di SEO on-page per aumentarli.
Mobile friendly Rimuovili.

SEO on-page

Passiamo ora alle attività di ottimizzazione che possono essere fatte direttamente sulla singola pagina web.

La cosa principale è selezionare le keyword più idonee e di inserirle nei posti giusti. Ricorda di usare sempre una keyword principale da inserire nel titolo, nel meta tag title, nella meta description, nell’immagine principale e nel testo. Poi puoi associare altre keyword sinonime o correlate nel testo, negli H2 e negli H3.

Il contenuto deve essere interessante, attinente alla keyword scelta e non duplicato o copiato. Ricorda sempre che la qualità dei contenuti paga: non solo per convincere i motori di ricerca della nostra autorevolezza, ma anche perché saranno gli stessi lettori a premiarti con link spontanei, tempi di visualizzazione della pagina più lunghi, commenti e tassi di conversione maggiori.

Cura con attenzione la link building interna (soprattutto tra i post del tuo blog); puoi anche adottare la strategia della pillar page, per inserire in un unico macro-contenuto a carattere più generico, per creare una fitta rete di link ai tuoi blog post.

Ottimizzazione SEO on-page Attività
Keyword Scegli una kw principale per Titolo, testo, immagini e alt text, meta description e H1. Aggiungi kw sinonime nel testo e nei sottotitoli.
Contenuti Scrivi contenuti originali, non duplicati, interessanti e attinenti con la keyword principale.
Meta Title e Meta Description Devono contenere la kw principale ed essere unici.
Link interni Inserisci link interni nel testo o usa una strategia basata sulle pillar page.

Non imbrogliare! Google se ne accorge!

Ecco un ultimo consiglio molto importante: non cercare di fregare Google usando keyword che noi non trovano risposta nelle tue pagine! L’algoritmo è abbastanza intelligente da capire se c’è attinenza tra keyword e contenuto effettivo, di conseguenza se non trova le informazioni che si aspetterebbe di trovare.

Un esempio su tutti è rappresentato dalle keyword che parlano di prezzi. Se usi una keyword del tipo “caldaia a condensazione prezzi” e poi nel contenuto non dai alcun riferimento effettivo di prezzo è come se tu stessi ingannando Google e i tuoi lettori. La keyword research è importante per scalare la SERP, ma non garantisce alcun risultato se il contenuto poi non rispecchia quello che è il l’intento di ricerca degli utenti. Anche questo è parte dell’ottimizzazione di una pagina web.

Leggi anche dal nostro Blog:

Come avrai capito l’ottimizzazione SEO è un’attività continuativa e per nulla che schematica o ripetitiva.

Noi abbiamo realizzato una guida sulla SEO che ti sarà utile per capire come iniziare il tuo processo di ottimizzazione. Scarica la tua copia gratuita in pdf.New call-to-action

Lorenzo Dalla Dea

Content Manager & Inbound Specialist. Affianco l’ArchiTeam curando i contenuti online dei nostri clienti, ottimizzandoli sul piano SEO e senza dimenticare che dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona che ha bisogno di essere informata.
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