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Come migliorare il follow-up commerciale al telefono

10 giu , 2025 | 4 minuti

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Nel mondo delle vendite, il follow-up commerciale è una delle attività più cruciali per trasformare un potenziale cliente in cliente reale. Non basta inviare una proposta via email o lasciare un messaggio vocale: il follow-up telefonico è la chiave per stabilire un contatto personale, creare fiducia e, soprattutto, aumentare le conversioni delle vendite. In questo articolo ti guideremo passo passo su come migliorare il follow-up commerciale al telefono, con un focus particolare sull'importanza del timing, la definizione degli obiettivi e l'automazione grazie a strumenti come HubSpot.

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Follow-up commerciale: cos’è e perché è fondamentale

Il follow-up commerciale è quell’insieme di attività di contatto con un potenziale cliente dopo una prima interazione (ad esempio, una demo, una richiesta di informazioni o un preventivo). L’obiettivo è mantenere vivo l’interesse, rispondere alle domande e spingere l’interlocutore verso la chiusura della vendita.

Un follow-up ben fatto ti permette di:

  • Dimostrare attenzione e cura per il cliente.
  • Consolidare la relazione.
  • Indirizzare la trattativa verso un risultato concreto.
  • Evitare di lasciare il cliente “in sospeso”.

Nel contesto odierno, dove le aziende ricevono decine di proposte commerciali ogni giorno, distinguersi grazie a un follow-up efficace è un vantaggio competitivo per tutti i tuoi commerciali.

 

Follow-up di vendita: la prima chiamata dopo la generazione del lead

Quando un potenziale cliente compila una form di lead generation — proveniente da una campagna Google o social — la partita è appena iniziata. La prima chiamata di follow-up è il momento più delicato e strategico: è qui che puoi fare la differenza tra un lead tiepido e un’opportunità concreta.

La finalità di questa prima chiamata è qualificare il lead, creare una connessione personale e dimostrare fin da subito disponibilità e attenzione alle sue esigenze. Non si tratta solo di richiamare per cortesia: è un’occasione per stabilire un rapporto umano, rispondere ai dubbi e — soprattutto — impostare la trattativa commerciale.

Durante questa telefonata:

  • Presentati in modo chiaro e professionale. Spiega al lead chi sei, da quale azienda chiami e da dove proviene il contatto (ad esempio: “Ho visto che hai compilato la nostra form sul sito dopo aver cliccato su un annuncio Google/Social”).
  • Conferma l’interesse del lead. Chiedi cosa lo ha spinto a compilare la form e quale esigenza lo ha portato a contattarvi.
  • Fai domande mirate per qualificare il contatto. Cerca di capire quanto è urgente la sua necessità, chi è il decisore e che budget o priorità ha.
  • Definisci un obiettivo concreto per la chiamata. L’obiettivo può essere fissare un appuntamento di approfondimento, inviare un preventivo mirato o chiarire i prossimi step.

Ricorda che la rapidità è fondamentale: chiamare entro pochi minuti dalla compilazione della form aumenta esponenzialmente le possibilità di ingaggiare il lead quando è ancora “caldo” e ricorda perfettamente la sua azione. Con un approccio tempestivo e professionale, trasmetti immediatamente l’immagine di un’azienda attenta e disponibile, capace di rispondere alle esigenze del cliente in tempo reale.

 

Il timing perfetto: prima chiami, meglio è!

Un aspetto spesso sottovalutato è il tempismo della chiamata. È fondamentale contattare il cliente il prima possibile dopo la sua manifestazione d’interesse (per esempio una richiesta di demo o di preventivo). Idealmente, dovresti chiamare entro 5 minuti.

Perché? Perché l’effetto sorpresa gioca a tuo favore: chi riceve una chiamata così tempestiva percepisce che il commerciale è “sul pezzo”, pronto a rispondere e a dare seguito ai bisogni. Questo aumenta la probabilità di instaurare una conversazione autentica e di intercettare l’interesse nel momento di massima attenzione.

Questo vale anche nel contesto B2B, dove i decisori apprezzano la reattività come segnale di serietà e disponibilità.

 

Definisci obiettivi chiari per la chiamata

Uno degli errori più comuni è iniziare una chiamata di follow-up senza un obiettivo preciso. Non puoi permetterti di improvvisare: devi sapere esattamente cosa vuoi ottenere da quella telefonata. 

Esempi di obiettivi potrebbero essere:

  • Ottenere un appuntamento di approfondimento.
  • Capire chi è il decisore finale.
  • Qualificare il budget disponibile.
  • Chiudere la vendita.

Ricorda: non lasciare mai la palla in mano al potenziale cliente! Una frase come: “Mi mandi il materiale via mail così le preparo un preventivo” è una trappola. La maggior parte dei clienti non ti invierà mai quel materiale e tu perderai l’occasione di far avanzare la trattativa. Meglio prendere in mano la conversazione e guidare il processo con domande precise e azioni chiare. Qui trovi anche esempi di script telefonici.

 

 

Esempio reale: da zero appuntamenti a una pipeline piena

Un nostro cliente aveva proprio questo problema: non riusciva a chiudere positivamente nemmeno una chiamata di follow-up, perché tutti i contatti gli chiedevano di inviare informazioni via email. In pratica, la conversazione si bloccava subito e non c’era più modo di gestire la trattativa.

Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme, abbiamo rivisto completamente lo script di chiamata e definito obiettivi chiari, step by step. Questo ha permesso al team commerciale di guidare meglio la conversazione e di portare i potenziali clienti a parlare davvero delle loro esigenze, piuttosto che rimandare tutto via email.

Il risultato? È cambiato completamente l’esito delle chiamate: la maggior parte dei contatti ha risposto con interesse, chiedendo informazioni dettagliate sul prodotto. Molte di queste conversazioni sono poi sfociate in veri e propri appuntamenti commerciali, portando a un aumento concreto delle opportunità di vendita.

Questo esempio dimostra come un approccio strategico e ben pianificato faccia davvero la differenza: avere un obiettivo chiaro non significa essere rigidi, ma avere la bussola giusta per orientare la trattativa.

 

Automazione del follow-up con HubSpot

Oggi, grazie agli strumenti di marketing automation, puoi semplificare notevolmente il processo di follow-up telefonico. Ad esempio, HubSpot offre funzionalità avanzate che ti permettono di:

  • Creare sequenze di follow-up personalizzate che includono email, task di chiamata e reminder automatici.
  • Segmentare i lead in base al loro livello di interesse e alle interazioni precedenti.
  • Ricevere notifiche quando un lead apre un’email o visita una pagina specifica, così da poterlo contattare nel momento più opportuno.

Questo significa che puoi automatizzare gran parte delle attività ripetitive, ridurre le dimenticanze e concentrarti sulle chiamate più importanti, con un notevole risparmio di tempo e un aumento dell’efficacia.

 

Segnare tutto nel CRM: la regola d’oro

Infine, un consiglio fondamentale: segna sempre tutto nel CRM. Che si tratti di una risposta positiva, di una richiesta di richiamata o di un “non mi interessa”, è cruciale registrare ogni dettaglio per avere una cronologia completa delle interazioni.

Solo così potrai:

  • Evitare di contattare lo stesso cliente più volte con lo stesso messaggio.
  • Coordinare al meglio le attività con i colleghi.
  • Capire in quale fase della pipeline si trova il cliente.
  • Analizzare i risultati delle campagne e ottimizzare le strategie.

Con HubSpot (o un CRM equivalente), puoi categorizzare i contatti in base alla risposta (interessato, da richiamare, non interessato) e creare workflow automatizzati per la gestione dei follow-up successivi. Questo ti permette di essere sempre organizzato e pronto a sfruttare ogni opportunità.

 

Migliorare il follow-up commerciale al telefono non è solo una questione di chiamare più spesso: è una strategia che integra tempismo, chiarezza degli obiettivi, automazione e disciplina. Con strumenti come HubSpot, puoi strutturare un processo efficace, ridurre il rischio di dimenticanze e massimizzare le conversioni.

Ricorda: un buon follow-up non lascia mai nulla al caso. Chiama subito, entro 5 minuti, definisci l’obiettivo della chiamata, non lasciare decisioni cruciali al cliente e registra tutto nel CRM. Solo così potrai distinguerti nel mercato e trasformare ogni contatto in un’opportunità concreta.

Se vuoi approfondire come implementare queste strategie o vuoi configurare il tuo CRM al meglio, scarica la guida al CRM di HubSpot, con tutte le funzioni che possono servire al tuo team commerciale per migliorare le chiusure!

 

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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