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Cos’è una Pillar Page e perché è necessaria nella tua strategia SEO

16 lug , 2021 | 4 minuti

Quando pensi di aver finalmente compreso come funziona la SEO… l’algoritmo cambia. Di nuovo. “Comprendere” poi è una parola grossa. Gli algoritmi dei motori di ricerca mutano con una tale rapidità che è davvero difficile rimanere aggiornati sulle best strategies per ottimizzare il tuo blog e migliorarne il posizionamento in SERP. Tuttavia, questi cambiamenti non sono affatto una sciocchezza, quindi tieniti strette le tue keyword e vediamo insieme come affrontarli.

Le abitudini di ricerca delle persone cambiano, così come cambiano le tecnologie adibite a comprendere, interpretare e organizzare i contenuti di Internet al fine di offrire i risultati più pertinenti alle domande poste dai ricercatori. Ottimizzare i contenuti del tuo blog utilizzando long-tail keyword non è più una strategia sufficiente per fare colpo sui motori di ricerca. Serve un lavoro sulla struttura del blog stesso per ottenere quello sprint in più!

In questo articolo ti guiderò attraverso i nuovi criteri utilizzati dalla SEO semantica per posizionare il tuo sito e renderlo più pertinente e rilevante rispetto ad altri documenti, con focus su Topic Clusters e Pillar Page.

 

Indice:

  1. Cosa sono i Topic Cluster
  2. Cos’è una Pillar Page
  3. Come creare una Pillar Page

 

Cosa sono i Topic Cluster?

Prima abbiamo parlato di come la SEO è cambiata, modificando di conseguenza il modo in cui SEO Specialist e Blogger creano e ottimizzano i contenuti. Ora è il momento di analizzare perché queste abitudini sono cambiate.

 

Le persone inviano query di ricerca più lunghe e discorsive

Ora, immaginati in questa situazione: sei in una città che non conosci, l’ora di cena si avvicina e hai voglia di mangiare del sushi ma non sei del posto. Cerchi su Google “ristoranti giapponesi” o “ristoranti giapponesi vicino a me”?

Se hai risposto la seconda opzione, fai parte della maggioranza: il 64% delle ricerche infatti comprende frasi da 4 o più parole e sempre più utenti optano per long-tail query nelle loro ricerche Google. Ciò accade perché queste ultime, oltre ad essere più simili al nostro parlato, permettono alle persone di trovare esattamente quello di cui hanno bisogno.

Questa transizione è anche dovuta all’aumento delle ricerche vocali (infatti tra Siri e Google Search più del 20% delle ricerche da mobile sono effettuate tramite comandi vocali) ma on solo. Internet è pieno di contenuti, e la quantità supera di gran lunga la qualità. Digitando query più lunghe e dettagliate si riesce ad “aggirare” questo “inconveniente” e a ottenere più rapidamente le informazioni di cui abbiamo bisogno.

 

I motori di ricerca sono sempre più bravi a fornire esattamente quello che gli utenti cercano

Gli algoritmi di Google sono in costante evoluzione per riuscire a proporre risposte sempre migliori alle ricerche degli utenti.

Non solo, i motori di ricerca stanno diventando sempre più bravi nel penalizzare i contenuti considerati “inutili” e comprendere il significato più profondo delle nostre query senza fermarsi alla mera analisi delle keyword (grazie machine learning) per offrire molteplici interpretazioni di termini specifici e soddisfare in questo modo tutte le nostre esigenze.

Non entriamo in ulteriori dettagli, ma sappi che abbiamo già spiegato tutto in questo articolo: Tecniche SEO Avanzate: pronti alla RIVOLUZIONE? 

Questo implica che tutti i content editor e blogger devono diventare ancora più bravi nel creare e strutturare contenuti in linea con la nuova semantica, ovvero, pronti a rimediare e gestire le eventuali lacune nel nostro sito/blog che potrebbero impedire all’utente di trovare le informazioni di cui necessita.

Il tuo sito web, per risultare efficace agli occhi di Google, dev’essere organizzato in questo modo:

  • contenere informazioni riguardanti topic differenti
  • disporre di numerosi blog post su argomenti specifici e long-tail keyword discorsive collegati da link per rispondere a quante più domande e approfondimenti possibili su un determinato soggetto.

Ecco il modello Topic Cluster di HubSpot!

I Topic Clusters aiutano l’indicizzazione delle tue web pages

La maggior parte dei blog sono ancora composti da articoli con topic “isolati” e creati per favorire il posizionamento delle singole keyword. Questo metodo però non è più efficace per far colpo sulla nuova semantica.

Al giorno d’oggi, la migliore tecnica da seguire per assicurarsi un posto nel SERP ranking e rispondere al meglio alle domande degli utenti è quello dei topic cluster:

  • Scegli il macro-argomento in cui ti vuoi specializzare
  • Crea contenuti basati su specifiche keyword inerenti alla tua area di specialità
  • Collega i tuoi blog post tra di loro tramite hyperlink.

Questa tecnica trasmetterà autorevolezza ai motori di ricerca che ti permetteranno di posizionarti meglio dei tuoi competitor. Inoltre, utilizzare pillar content, cluster content, e hyperlinks conferirà al tuo sito un’architettura più consapevole e organizzata rendendo i tuoi contenuti facili da trovare.

seo-topic

Qui trovi qualche altra idea sull’organizzazione dei Cluster e come farlo su Hubspot: Da keyword a topic cluster: come cambiano le tecniche SEO.

 

Cos’è una Pillar Page?

Una pillar page è l’elemento alla base del modello topic cluster. È una pagina web solitamente lunga che fornisce all’utente una panoramica degli argomenti trattati all’interno del sito web. All’interno della pillar page infatti sono previsti dei collegamenti ipertestuali che la collegano ad altre web pages che affrontano nel dettaglio tutte le sfaccettature dell’argomento. Questa azione non solo facilita la navigazione agli utenti, ma segnala ai motori di ricerca che la pagina ha piena autorità sul tema principale trattato e offre agli utenti diversi approfondimenti.

Di conseguenza, le pillar page si occupano di trattare l’argomento nel suo insieme, mentre i cluster content affrontano più nel dettaglio i diversi topic legati al macro-argomento. Ad esempio, potremmo scrivere una pillar page interamente dedicata alle landing page per il marketing – e un cluster specifico su come migliorare le conversioni di una landing page con una keyword specifica sull’argomento.

Una pillar page è molto più lunga di un blog post perché racchiude tutte le sfumature del macro-argomento per cui stai cercando di posizionarti, introduce i vari topic così da offrire una risposta breve e immediata alle tue domande ma lascia spazio per approfondimenti più dettagliati, che potrai trovare nei cluster content (ovvero, i blog post) linkati.

 

Come creare una Pillar Page per la SEO

Per creare una pillar page efficace non è più necessario focalizzarsi sulle keyword che gli utenti potrebbero cercare, ma sulle reali domande che ogni giorno li spingono a digitare una query sul web.

Quindi: Per quali topic vogliamo che il nostro sito si posizioni per primo? In che modo vogliamo affrontarlo?

Una volta chiariti questi due punti chiave, non ti resterà altro che elaborare idee per creare articoli (con apposite keyword legate all’argomento principale), più brevi, che andranno ad approfondire i micro-argomenti presenti nella pillar page.

È consigliabile che i topic da strutturare siano in linea con prodotti, servizi e argomenti trattati dall’azienda così da raggiungere il tuo target e rispondere agli interessi e i bisogni della tua audience. Inoltre, assicurati di scegliere un topic abbastanza vasto da poterci scrivere numerosi blog post (da cluster content) ma non così specifico da poter essere racchiuso in una singola pillar page.

Ad esempio: scegliere “social media” come tema principale sarebbe troppo dispersivo da racchiudere in una sola pillar page e “Instagram Captions” potrebbe rivelarsi troppo specifico, non lasciandoti margini per ampliare l’argomento su altri blog post.

Instagram Marketing” in questo caso, potrebbe rivelarsi il compromesso migliore. Si presenta abbastanza vasto da permetterti di elaborare parecchi contenuti su cui scrivere ma meno generico di “social media”. Questa scelta ti permetterà di affrontare l’argomento Instagram nel suo insieme in una pillar page, ma più nel dettaglio nei tuoi blog post.

Ecco altri esempi su cosa è meglio non fare: I 5 ERRORI più frequenti in una Pillar Page.

 

Hai appena iniziato a capire come costruire una strategia SEO avanzata per posizionare i tuoi contenuti primi su Google. Ora scarica la guida completa.

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Lorenzo Dalla Dea

Content Manager & Inbound Specialist. Affianco l’ArchiTeam curando i contenuti online dei nostri clienti, ottimizzandoli sul piano SEO e senza dimenticare che dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona che ha bisogno di essere informata.
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