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Il Modo Giusto per fare Direct Email Marketing

23 mar , 2016 | 3 minuti

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E tu fai Direct Email Marketing? Molte aziende stanno convertendo il loro processo di acquisizione clienti alla metodologia dell’inbound marketing, e hanno iniziato a trovare nuove persone interessate ai loro prodotti e servizi.

Se anche il tuo database si sta riempiendo di nuovi contatti ogni settimana, e vorresti tanto chiuderli per farli diventare clienti, probabilmente hai già iniziato a riempirli di email per convincerli che al tua azienda è la migliore, ed è molto probabile che tu sia rimasto veramente deluso dal tasso di apertura e di click nei link che avevi inserito.

Ma non preoccuparti, ci siamo passati tutti! Fare direct email marketing non è facile come sembra: bisogna saper far leva sulle giuste informazioni, e interagire con le persone solo quando sono pronte, altrimenti si rischia di aumentare solo il numero di persone che si disiscrivono!

La maggior parte delle volte invece la situazione assomiglia molto a questa: poche persone aprono le tue email, inizi a soffrire di ansia da prestazione, a stressarti, senza trovare la giusta motivazione, e senza sapere come risolvere il problema. Allora provi ad inviare sempre più email, per fare in modo che il numero di contatti che si avvicinano alla fase di acquisto aumenti, ma ottieni il risultato opposto: le persone si stufano e non leggono più niente. Sparare nel mucchio non è mai una buona idea.

Noi una soluzione per aumentare il tasso di apertura e avvicinare i nostri contatti alla decisione di acquisto l’abbiamo trovata, ed è il tool workflow di HubSpot.

 

Cosa sono i workflow

Se usi l’inbound markting, il tuo database è pieno di contatti perché alcuni visitatori del tuo sito hanno compilato dei campi in una Landing Page. Quindi non è un database superficiale, ma se hai scelto le giuste domande, sarai in grado di sapere esattamente chi sono quelle persone e di cosa hanno bisogno.

Ecco, allora perché limitarsi a inviare email uguali per tutti, senza tenere conto delle loro preferenze, i loro interessi, le loro caratteristiche, i loro bisogni, e quello che hanno già visitato e scaricato all’interno del tuo sito?

I workflow innescano dei trigger che possono:

  • Inviare email personalizzate solo a persone che compiono una certa azione
  • Cambiare le proprietà di un contatto
  • Inserirlo in una mailing list
  • Effettuare azioni ad una certa data e ora prestabilita
  • Distinguere il momento adatto in cui inviare le email in base alle precedenti aperture di ogni singolo contatto

E ti posso assicurare che sfruttando le informazioni fornite da ogni contatto, il numero di aperture delle email è molto più alto, le persone sono molto più felici, e i clienti si chiudono molto più velocemente.

Facciamo un esempio di come potrebbe usare un workflow un’azienda di corsi di formazione per promuovere un corso di Sicurezza sul lavoro a Milano.

Il responsabile marketing crea un workflow automatico basato solo sulle persone che vivono vicino a Milano e che hanno visto almeno una pagina del sito in cui si parla di sicurezza sul lavoro. Invia una prima email a tutto il gruppo in cui propone di iscriversi al corso: chi si iscrive ha raggiunto l’obiettivo che ci interessava ed esce dal workflow, mentre gli altri continuano nel percorso.

Dopo un tempo prestabilito (ad esempio una settimana) invia una seconda email a tutti quelli che non si sono ancora iscritti, solo se avevano manifestato interesse all’argomento sicurezza: come prima chi si iscrive esce dal workflow per non essere più disturbato con email che altrimenti verrebbero viste come SPAM. Ti consiglio di leggere anche questo articolo sugli 8 Esempi di Direct Email Marketing efficace, perché all'interno trovi i link a risorse gratuite utilissime per realizzare campagne DEM ad alto tasso di open rate. 

Il giorno precedente al corso invia un’email a tutti coloro che non hanno ancora dato la loro adesione per informarli che ci sono pochi posti rimasti e frutta la legge della scarsità per invogliarli a partecipare.

Il giorno dopo il corso ringrazia tutti i partecipanti inviando un’email con le slide della presentazione, e proponendo di acquistare il libro sulla Sicurezza sul Lavoro, per un veloce upselling.


Vantaggi

In questo modo sono state inviate poche email, alle persone giuste, al momento giusto, e senza creare nessun tipo di SPAM. E il lavoro dei responsabili marketing diminuisce perché dopo aver deciso la strategia iniziale, il workflow lavora in maniera automatica ogni volta che viene attivato, e richiede solo l’analisi dei dati.

Molte delle aziende che usano HubSpot hanno notato un notevole incremento nei tassi di apertura e click delle email, una maggiore risposta positiva dai contatti del database, e la velocizzazione del buyer’s journey, per cui le persone arrivano più velocemente e autonomamente alla fase di acquisto del prodotto, senza l’interazione di un commerciale.

Per saperne di più su HubSpot e sui tool per l’inbound marketing, scarica la guida gratuita.

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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