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Come vendere su internet: 4 errori da rizzare i capelli

26 mar , 2015 | 2 minuti

Pensi veramente che nel 2015 per vendere si possono ancora usare i manifesti pubblicitari alla Toulouse-Lautrec?

Oramai queste tecniche sono sorpassate e con loro anche altre strategie di marketing online ma, non si capisce per quale arcano motivo, molti digital marketer proprio non ne vogliono sapere di accantonare il metodo outbound. 

Come vendere su internet: scopriamo quali sono i 4 errori più frequenti in rete legati al vecchio modo di fare marketing.

#1 Errore: Home page che somiglia ad un Mojito, un vero cocktail di informazioni che non va più giù

Perché perdere tempo costruendo contenuti mirati per il target di riferimento quando si possono inserire tutte le informazioni possibili e immagini che ci saltano in mente? Identificare il buyer persona è una perdita di tempo no? Meglio far abboccare più visitatori così poi la frequenza di rimbalzo di Google Analytics aumenta.

#2 Errore: Non avere un sito responsive per allenare le articolazioni delle mani di chi visita il sito da mobile. 

Perché agevolare la navigazione e l’esperienza d’uso del visitatore che arriva da mobile? Meglio che si diletti nella ricerca come Indiana Jones imbattendosi in mosse come: tap, double tap, drag, flick, pinch, spread, press, press and tap, press and drag e rotate prima di trovare quello che cerca. E poi il numero di italiani che oggi si connette da mobile è veramente irrisorio quindi perché fare questo tipo d’investimento.

#3 Errore: Una comunicazione Unidirezionale dove solo i leader di settore valgono. Perché perdere tempo cercando di capire i bisogni altrui? 

Siamo leader del settore e questo è più che sufficiente. Ma se qualcuno volesse sapere qualcosa in più? Ad esempio quali sono le caratteristiche del prodotto, o se volesse dei consigli utili o altre informazioni? Meglio non inserire la sezione blog, potrebbe impegnare troppo tempo per la sua gestione anche se agli occhi di Google farebbe un’ottima impressione, ma vale la pena poi rispondere ai commenti sottostanti che la gente comune può fare per saperne di più? Noi siamo dei leader quindi meglio rinchiudersi nel nostro Olimpo.

#4 Errore: Form che oltre ai tuoi dati personali vogliono anche una scansione pdf dell’albero genealogico.

Creare delle landing page mezze vuote con una frase che accompagna il form è super efficace, perché perdere tempo prezioso nel creare ebook, video o guide per chi cerca informazioni? Meglio chiedere subito tutti i dati senza dare nulla in cambio, così sappiamo veramente tutto, dalla A alla Z ma non abbiamo la minima idea di quali possano essere i suoi interessi.  Questo sì che si chiama fare spam, ottimo lavoro.

Questi sono i classici errori che ci ostiniamo a commettere, ma per questo abbiamo una soluzione, una guida gratuita che spiega l’Inbound Marketing, strategia online che, dopo aver sconfitto definitivamente l’oubound sta prendendo sempre più piede quindi non mi rimane che dirti buona lettura!

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Sara Finotto

ADV Manager & Inbound Specialist mi occupo della gestione delle campagne pubblicitarie con obiettivo: lead generation. Quali settori preferisco? Ovviamente quelle sull’Automotive! Nel tempo libero adoro sfogliare riviste di automobili, per scoprire le nuove uscite e tutti i restyling!
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