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Artificial Intelligence in SEO: come, quando e per cosa applicarla

6 giu , 2024 | 3 minuti

Pensi che l’AI possa dare il suo contributo nell’inbound marketing solo per quanto riguarda la creazione di contenuti testuali?

In realtà le applicazioni possono estendersi anche a beneficio dei SEO Specialist e, in generale, a molte delle attività svolte per favorire il posizionamento organico delle pagine web… la cosa importante è capire fino a che punto farsi aiutare dall’Artificial Intelligence per la SEO e quando, invece, fidarsi di più della nostra professionalità “umana”.

 

INDICE ARGOMENTI:

 

Intelligenza artificiale per Content e SEO

Già in alcuni articoli del Blog, che ti invito a leggere, abbiamo affrontato temi come l’integrazione di ChatGPT in HubSpot, l’uso di Chat GPT nel copywriting, e i possibili effetti SEO dei contenuti in AI.

La matrice comune di tutti questi argomenti è proprio l’uso dell’AI nel content, cosa che può influire lato SEO solo in modo indiretto. Manca invece un approfondimento sulla possibilità di impiegare l’AI direttamente in attività di tipo SEO.

 

Artificial Intelligence in SEO per la keyword research

La keyword research è una delle principali attività per le quali è richiesta una buona base di conoscenze SEO. Ciò dipende dal fatto che la ricerca delle parole chiave deve basarsi su numeri, analisi, stime di risultati… ma anche dal fatto che comprendere il vero search intent nascosto dietro ad una keyword presuppone un ragionamento logico che, per fortuna, al momento è ancora prerogativa umana.

Ad ogni modo ho voluto testare l’intelligenza artificiale di chat GPT per farmi fare un’ipotetica keyword research nell’ambito del fotovoltaico. Questo è il prompt usato:

Ciao. Potresti effettuare una keyword research con 10 parole chiave legate al tema "fotovoltaico domestico"? Ti chiedo di sviluppare una tabella dove ad ogni riga corrisponde una parola chiave e, oltre alla colonna che contiene le varie parole chiave, aggiungerne un'altra con i volumi di ricerca mensili stimati per la parola chiave corrispondente (espressi in valori numerici).

Dopodiché ho corretto il tiro limitando la ricerca a sole long tail

Puoi ripetere la tabella ma inserendo solo parole chiave composte da almeno 3 parole?

Questo è stato il risultato:

Intelligenza Artificiale in SEO per keyword research

In effetti, a vederla così, la keyword research sembra ben fatta, ma per essere ancora più certo della veridicità dei dati numerici ho anche chiesto un approfondimento sulle fonti dalle quali sono stati estrapolati i dati, scoprendo in questo modo che i tool usati da chat GPT sono stati Google Keyword Planner, SEMrush, Ahrefs, Ubersuggest, Moz Keyword Explorer. Sempre chatGPR ha colto l’occasione per avvertire che i volumi di ricerca sono stime e sono variabili.

Quindi? L’esperimento è riuscito? È possibile fare una keyword research usando l’intelligenza artificiale? Rispondo con alcune considerazioni:

  1. Mancando un’indicazione precisa sulle fonti e sui volumi di ricerca, un professionista (io in primis) non dovrebbe fidarsi ciecamente di questi dati, soprattutto se la keyword research è svolta per un cliente al quale bisogna presentare anche dati, informazioni e risultati a livello di indicizzazione o posizionamento;

  2. Il ricorso all’AI per la ricerca di parole chiave può essere un espediente utile davanti a poche parole chiave richieste o ad argomenti di ampio respiro, perché più l’argomento è di nicchia o maggiore è il numero di parole chiave richieste, più le keyword proposte dall’intelligenza artificiale potrebbero essere non supportate da dati oggettivi che ne giustifichino l’utilizzo.


Artificial Intelligence in SEO per lo sviluppo di Piani Editoriali e micro copy

Al di là dei dati però, c’è una cosa per la quale l’intelligenza artificiale può risultare davvero utile, ovvero la pianificazione più generale di un Piano Editoriale Blog.

Anche in mancanza di dati numerici precisi, le proposte fatte da Chat GPT e strumenti analoghi possono essere un modo davvero utile per trovare possibili argomenti da trattare. Guardando alle combinazioni di parole chiave proposte in alcuni casi, è indubbio che l’AI può suggerire micro-argomenti interessanti da trattare. In sostanza, quando si è a corto di fantasia e non si hanno idee su nuovi articoli da scrivere, interrogare l’intelligenza artificiale può aiutare a trovare spunti diversi.

Oltre a ciò, l’AI può accorciare anche i tempi di preparazione di micro-copy. Ad esempio, partendo da una keyword research già fatta, si può sfruttare ChatGPT e simili per elaborare titoli seo oriented, persuasivi e con un tono di voce appropriato. O ancora, l’AI integrata può essere sfruttata per generare Titoli, Meta Tag Title e Meta Description o testi riassuntivi per la condivisione sui social; HubSpot, tra gli altri tool, integra già nel suo editor di pagine web questa funzione… basta fornire un contenuto minimo e cliccare sulla stellina a quattro punte per ottenere senza sforzi il micro-copy di cui hai bisogno.

Intelligenza Artificiale in SEO per PED e micro copy

 

Artificial Intelligence in SEO per realizzare immagini pertinenti

Anche la coerenza tra immagini e contenuti testuali di una pagina web è importante, sia agli occhi dell’algoritmo dei motori di ricerca che per gli utenti che poi atterrano sulle tue pagine. Tuttavia, non sempre è facile e agevole avere a disposizione immagini in linea con gli argomenti trattati nella pagina.

Anche in questo caso però l’Intelligenza Artificiale ci può essere d’aiuto nel realizzare immagini coerenti e originali. Anche la generazione automatica di immagini è una delle funzioni AI integrate in HubSopt. Quelli che vedi qui sotto sono esempi di concept grafici che HubSpot ha sviluppato per questo articolo.

Intelligenza Artificiale in SEO per le immagini

E ora le conclusioni: quanto è utile l’Artificial Intelligence nella SEO?

La strada da fare è ancora molta, se non altro per il fatto che i tool di intelligenza artificiale non sono attendibili al 100%, quindi è sempre meglio fidarsi delle conoscenze e della competenza dei professionisti “umani” per le attività più analitiche. Di certo però, valgono anche le regole della semplificazione e del risparmio di tempo e in ciò l’AI è un ottimo supporto alle attività SEO, quindi conviene prendere dimestichezza con tali strumenti e integrarli nella propria strategia.

 

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Lorenzo Dalla Dea

Content Manager & Inbound Specialist. Affianco l’ArchiTeam curando i contenuti online dei nostri clienti, ottimizzandoli sul piano SEO e senza dimenticare che dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona che ha bisogno di essere informata.
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