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Posizionamento su Google all'estero con la SEO

30 set , 2016 | 4 minuti

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Il tuo obiettivo è il Posizionamento su Google all'estero? Se per la tua strategia online speri di avere un pubblico più vasto di quello italiano, perché vorresti che i clienti del tuo sito fossero di diversi Paesi o continenti, probabilmente avrai già iniziato a pensare a quale sia il modo migliore per organizzare e ottimizzare il sito per diversi Paesi.

Una delle prime decisioni che le persone devono prendere (e anche una delle più importanti) per espandere i loro orizzonti ad una audience internazionale, è determinare quale struttura per il dominio debba essere utilizzata per aggiungere nuove lingue e essere trovato in nuovi stati.

Per questo oggi vogliamo parlarvi delle diverse strutture che si possono scegliere per il dominio, spiegandoti esattamente quali siano le migliori dal punto di vista SEO, e quali sono le preferite dagli utenti.

Possiamo dire che ci sono 3 diverse soluzioni per rendere il tuo dominio internazionale:

1. Crea un solo sito con cartelle per le varie lingue

Per esempio, se il tuo dominio ora è www.dominio.it aggiungi una cartella chiamata dominio.it/de/ per il tedesco e dominio.it/uk/ per l'inglese.

Anche se implementare un sottodominio è l'opzione più facile e meno costosa, non è sempre detto che sia la migliore. Per sapere quale è la soluzione adatta alla tua azienda, chiedi un consiglio al nostro esperto di SEO internazionale.

Una cosa molto importante, qualsiasi sia la tua strategia è l’URL: preferisci nomi comprensibili e universalmente accettati per i paesi in cui vuoi posizionarti, in modo che i motori di ricerca capiscano il significato della stringa dell’indirizzo. Ad esempio "uk", "eng" e "GB" sono accettabili, mentre "GrBr" no.

2. Crea sottodomini per ogni paese o lingua

Per esempio, un sottodominio per il Regno Unito potrebbe essere uk.dominio.com e uno per la Spagna es.dominio.com

I sottodomini sono di solito facili da creare, ma, come le sottocartelle, ma più costosi da implementare rispetto alla struttura di cartelle che abbiamo visto prima.

3. Crea siti web mirati ai singoli paesi con domini di primo livello nazionali

Per esempio, il sito per la Germania sarà www.dominio.de e il sito per la Francia sarà www.dominio.fr

Questa struttura può diventare complicata e costosa da realizzare perchè avresti bisogno di possedere un dominio per ogni paese su cui ti focalizzi.

In più:

  • mentre il dominio.it può essere comprato a pochi euro, ci sono alcuni domini di primo livello in paesi stranieri con un costo superiore ai 1000euro
  • in alcuni Paesi ti viene richiesto di essere residente o di avere una sede della tua azienda.

Cosa ne pensa Google?

Google afferma molto chiaramente che usa il dominio di primo livello per determinare il paese in cui il sito vada posizionato. Quindi se hai risorse tecniche e finanziarie, l'uso di un dominio di primo livello diverso per ogni paese è l’idea migliore, anche se molto costoso. Se scegli questa strada, puoi essere certo di avere una significante ascesa nel posizionamento su Google, e essere preferito dagli utenti, per cui avrai un notevole aumento in percentuale dei click sui risultati del tuo sito.

Cosa ne pensano gli utenti?

Non essendoci un modo migliore per prevedere il comportamento degli utenti che chiedere direttamente a loro cosa preferiscono, HubSpot ha lanciato un sondaggio con SurveyMonkey e ha raccolto i dati di milioni di persone negli stati Uniti, in Australia e nel Regno Unito.

Gli intervistati sono stati scelti a caso, e poiché il campione è statisticamente significativo, rispecchia il comportamento effettivo degli utenti in rete.

Gli utenti riconoscono l'estensione del dominio?

Prima di comprendere come gli utenti si relazionano ai domini di primo livello, dobbiamo capire se sanno cosa siano e li riconoscano. Le aziende si preoccupano molto che il loro dominio sia .com, .info o .org, ma l'utente potrebbe anche non accorgersene! Quindi è stato chiesto agli intervistati di scegliere quale dominio potrebbe essere utilizzato da una organizzazione non-profit.

Quasi tutti (96% negli USA e 87% in Australia) hanno identificato il dominio che termina con .org. Questo ci porta a capire che gli utenti sanno distinguere i domini, come ipotizzato.

Per capire se le persone collegano i domini ai vari paesi cui si riferiscono, è stato chiesto loro di identificare lo stato di un’azienda locale che usa www.dominio.ca

La maggioranza ha scelto correttamente Canada (67% in Australia e 625 in USA). In base ai precedenti risultati, è evidente che gli utenti sono consapevoli che il primo livello del dominio è collegato ad uno specifico stato.

Senza sapere se gli utenti prendono decisioni basate sui domini di primo livello, la scelta di cui abbiamo parlato prima di crearne uno diverso per ogni paese potrebbe essere inutile, e certamente non un buon investimento.

Quindi quello che importa davvero sulla scelta del dominio da utilizzare per la tua azienda è come incide sul ROI. Questo aspetto è difficile da valutare in un sondaggio in cui chi risponde non è ancora un cliente, ma l'obiettivo è vedere se ci potrebbe essere un modo per misurare le scelte di acquisto online.

Il ROI dato dai domini stranieri

Per ottenere questo risultato abbiamo confrontato due diversi rivenditori online e chiesto agli intervistati di scegliere quello che pensavano avesse la spedizione più affidabile. È stato ipotizzato che le persone considerassero il rivenditore del proprio paese in grado di spedire i prodotti più velocemente di un negozio internazionale.

Per il sondaggio americano sono stati confrontati Amazon.co.jp e BestBuy.com, e mentre il 39% è convinto che entrambi i siti siano affidabili dal punto di vista della spedizione, il 42% dice che Best Buy che ha un’estensione .com è l’opzione migliore. Quindi possiamo dire che una grande porzione di utenti online sono ciechi davanti all’estensione del dominio, ma se devi vendere prodotti online, sarebbe meglio usarne una familiare a coloro cui ti rivolgi. Per saperne di più sulle strategie in altri stati leggi Come Trovare Nuovi Clienti all'Estero.

Cosa dovresti fare tu?

Se ti mancano le risorse per realizzare sito diverso per ogni stato, dovresti comunque provarci per migliorare l’esperienza dell’utente? La risposta è: dipende. Sulla base dei dati raccolti, sappiamo che gli utenti riconoscono le differenze tra i domini e prendono decisioni in base a questo, ma non è ancora certo però quanto cambia avere un dominio piuttosto che un altro.

Se pensi che realizzare un dominio di primo livello diverso per ogni Paese sia la scelta giusta per il tuo sito, fai un test su AdWords o un sondaggio per chiedere ai tuoi clienti se sono più propensi ad acquistare da un dominio locale.

Se hai budget e tempo per creare un dominio separato per ogni stato in cui operi, certamente non sarà uno sbaglio. Buona fortuna!

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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