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Come Aumentare il Fatturato con l’inbound Marketing

30 nov , 2017 | 2 minuti

Vuoi aumentare il fatturato con l'inbound marketing? Diciamolo chiaro. I soldi non compaiono da soli sul tuo conto corrente. I clienti non si teletrasportano nella tua azienda solo perché tu hai espresso un desiderio la sera prima di andare a letto. Per aumentare il fatturato bisogna lavorare sodo, ma c’è un modo che ci ha permesso di aiutare tante aziende a farlo.

Ricevere richieste di preventivo con l'Inbound Marketing

Uno dei problemi più grandi degli imprenditori che conosciamo è ricevere richieste di preventivo. Di persone veramente interessate ad acquistare uno dei prodotti da te venduti.

 

(Chiariamoci subito, non sto parlando di richieste di preventivo che arrivano dai portali, ma inviate solo alla tua azienda, che ti permettono di non metterti in concorrenza spietata con i tuoi competitors. Altrimenti sono bravi tutti.)

 

Una marketing manager ci ha chiesto ad esempio:

"Noi stiamo già facendo campagne PPC su Google ADS che ci stanno portando risultati.

Abbiamo anche calcolato quanto ci costa una richiesta di preventivo con questo metodo: 30 € circa.

L’inbound marketing mi farebbe risparmiare?

Quanto mi costerebbe una richiesta di preventivo con questo metodo?"

Richieste di preventivo: inbound marketing o campagne PPC?

Ma ha senso fare le campagne PPC? Quando preferirle all’inbound marketing?

Mettiamo nero su bianco alcuni punti.

Campagne PPC significa pubblicità.

  • Pro: Risultati immediati.
  • Contro: Muoiono. Ovvero, appena smetti di pagare, smetti di avere risultati.

Inbound marketing invece significa creare anche una relazione con gli utenti online.

  • Pro: Segui i potenziali clienti in tutto il loro percorso di vendita.
  • Contro: I risultati sono un crescendo continuo, ma non arrivano il giorno dopo che hai messo online la tua campagna.

 

Il nostro consiglio? Noi utilizziamo sia uno strumento che l’altro. Per dare un boost iniziale alla strategia, fino a che i post del blog aziendale non si saranno posizionati nei motori di ricerca nei primi mesi, ha senso creare una campagna PPC per trovare lo stesso richieste di preventivo da girare ai commerciali.

Inbound marketing vs campagne PPC?

Ha senso utilizzare l’inbound marketing al posto delle campagne PPC?

Facciamo qualche conto, partendo dall’ultima analisi che ho fatto su un nostro cliente dello stesso settore (con prodotti equiparabili) della marketing manager che mi ha rivolto la domanda.

Osservazione preliminare: per questa azienda ha senso fare inbound marketing. Certo, perché non per tutti ha senso fare inbound marketing.

Lo scontrino medio di queste aziende ad esempio è 5.000€, quindi spendere 30 € per ricevere una richiesta di preventivo è accettabile. Se ad esempio sei un’azienda con un ecommerce di penne biro da 0.40€ ciascuna, sarà difficile che l’inbound marketing sia adatto alla tua azienda. Visto che il costo di un contatto che richiede un preventivo si aggira tra i 20€ e i 70 €, non riusciresti nemmeno a coprire i costi delle campagne, anche con moltissimi clienti.

Abbiamo calcolato quanto sia costato per questo nostro cliente ricevere un contatto e una richiesta di preventivo, cioè un contatto molto caldo e vicino all’acquisto.

Questi sono i dati dei primi 9 mesi dell’anno, da gennaio a settembre compresi, prendendo in considerazione solo i risultati portati dalla strategia inbound.

Costo dei servizi ArchiMedia 44.000 €
Costo del software HubSpot 10.000 €
Costo totale 54.000 €
Lead ottenute in 9 mesi 4.523
Richieste di preventivo ottenute in 9 mesi 1.627

 

Quanto è costata una lead? 54.000 : 4.523 = 11.98 €
Quanto è costata una richiesta di preventivo? 54.000 : 1.627 = 33.18 €

Quindi con l’inbound marketing abbiamo ottenuto richieste di preventivo a 33 €, mentre con le campagne a pagamento ne spendevano 30€.

Ma con l’inbound marketing abbiamo fatto molto di più: abbiamo costruito una relazione con i possibili clienti, ci siamo fatti conoscere, abbiamo spiegato i plus e i benefici dei prodotti, abbiamo fatto brand awareness. Abbiamo anche convinto il possibile cliente che il nostro prodotto è migliore della concorrenza, nel tempo e senza essere dei venditori, ma tramite contenuti.

E questo proseguirà nel tempo.

Il valore di tutto questo? Inestimabile.

Per questo i contatti che derivano da un canale inbound sono anche più semplici da chiudere per i venditori.

Scopri come utilizzare l’inbound marketing nella guida gratuitaparlane direttamente con noi.

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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