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Gestione commerciale dei Deal: la checklist ottimale se lavori nel B2B

26 giu , 2025 | 3 minuti

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La gestione commerciale dei Deal nel mondo B2B è un processo complesso che richiede organizzazione, competenza e metodo. Non basta avere un buon prodotto o servizio: per trasformare un potenziale cliente in un contratto firmato servono competenze commerciali ben definite e un processo chiaro. In questo articolo ti propongo una checklist ottimale per gestire al meglio ogni fase della trattativa: dalla preparazione alla chiamata, fino alla definizione degli obiettivi e alla chiusura della vendita.

1. Devi essere formato sul prodotto/servizio

Il primo passo fondamentale per gestire un Deal in ambito B2B è essere perfettamente formato sul prodotto o servizio che offri. Questo significa andare oltre le nozioni base e conoscere in profondità:

  • Le caratteristiche tecniche: cosa fa il prodotto, quali problemi risolve, con quali tecnologie funziona.
  • I vantaggi competitivi: perché un cliente dovrebbe scegliere proprio te e non un concorrente? Quali sono le tue differenze di valore?
  • Le obiezioni più comuni: sapere in anticipo quali resistenze potrebbe avere il cliente (prezzo, tempistiche, implementazione) ti permette di rispondere con sicurezza e autorevolezza.

Se lavori in un contesto B2B complesso — ad esempio, software, servizi tecnologici o consulenza — questa formazione diventa ancora più strategica. I tuoi interlocutori sono professionisti esperti che si aspettano risposte precise e dettagliate, e la tua credibilità si gioca tutta sulla tua preparazione.

Un venditore formato trasmette sicurezza, crea fiducia e riduce il rischio di perdere l’opportunità per mancanza di chiarezza.

 

2. Gestire il timing: quando e come contattare il lead

Una gestione efficace dei Deal richiede di saper governare il tempismo. Il momento in cui contatti un potenziale cliente — e come lo fai — è spesso decisivo per la buona riuscita della trattativa.

Perché il timing è così importante?

  • Rispondi alle esigenze quando sono “calde”: Se un lead compila una form di contatto o richiede informazioni tramite una campagna online, è importante ricontattarlo entro pochi minuti. Questo perché è ancora coinvolto e motivato a ricevere informazioni.
  • Dimostri reattività e disponibilità: Una risposta rapida comunica professionalità e attenzione verso il cliente, elementi fondamentali nel B2B.
  • Guadagni la pole position nella mente del cliente: Se sei il primo a contattarlo, hai più possibilità di instaurare una relazione di fiducia prima dei tuoi concorrenti.

Come gestire il timing?

  • Imposta alert e notifiche nel CRM (come HubSpot o simili) per essere avvisato immediatamente quando arriva un nuovo lead.
  • Organizza la tua agenda in modo da riservare slot dedicati alle prime chiamate, senza rimandare.
  • Sfrutta strumenti di automazione per inviare email di ringraziamento immediate e preparare la chiamata.

Ricorda che nel B2B spesso i processi decisionali sono più lunghi, ma questo non giustifica una gestione lenta del primo contatto. Al contrario, la rapidità di reazione ti permette di posizionarti subito come un partner serio e affidabile.

 

3. Qualificare il contatto: capire chi hai davanti

Non tutti i lead sono uguali. Una checklist commerciale efficace prevede la qualificazione accurata del contatto: capire se è un potenziale cliente reale o solo un curioso.

Qualificare significa rispondere a domande come:

  • Ha il budget per il mio prodotto o servizio?
  • È lui il decisore o devo coinvolgere qualcun altro?
  • Qual è il problema che cerca di risolvere?
  • Conosce già il mio brand o devo investire più tempo a spiegare chi siamo?
  • Quanto è urgente la sua esigenza?

Per rispondere a queste domande, puoi utilizzare il framework BANT (Budget, Authority, Need, Timing) o le sue varianti. L’obiettivo è raccogliere informazioni che ti permettano di decidere quanto tempo e quante risorse investire su quel lead.

Attenzione: qualificare non significa interrogare

La qualificazione deve essere una conversazione naturale, non un questionario. Evita di bombardare il cliente di domande; piuttosto, guida la conversazione con domande aperte che lo aiutino a raccontarti la sua situazione. Ad esempio:

  • “Qual è l’obiettivo principale che vuole raggiungere con questo investimento?”
  • “Come gestite attualmente questa esigenza?”
  • “Chi, oltre a lei, sarà coinvolto nel processo decisionale?”

Un contatto ben qualificato è la base di una pipeline sana: ti permette di concentrare le tue energie sui lead più promettenti e di costruire proposte più mirate.

 

4. Avere un obiettivo: ogni chiamata deve avere uno scopo preciso

Uno degli errori più comuni dei commerciali è approcciare le chiamate di follow-up — e più in generale tutte le interazioni con il cliente — senza un obiettivo chiaro. Questo porta a conversazioni inconcludenti che si chiudono con un “le mando una mail” o “ci sentiamo più avanti” e che difficilmente generano opportunità concrete.

Perché è fondamentale avere un obiettivo?

  • Guida la conversazione: sapere dove vuoi arrivare ti aiuta a gestire meglio la chiamata e a non divagare.
  • Trasmette professionalità: dimostri al cliente che il tuo tempo — e il suo — è prezioso.
  • Aumenta la probabilità di ottenere un risultato concreto: fissare un appuntamento, concordare una demo, raccogliere informazioni chiave, inviare un preventivo dettagliato.

Esempi di obiettivi per una chiamata

  • Ottenere un incontro di approfondimento (in presenza o da remoto).
  • Concordare una demo tecnica.
  • Definire il budget e le tempistiche.
  • Identificare i decisori aziendali.
  • Superare eventuali obiezioni.

Come fissare un obiettivo?

Prima di ogni chiamata, dedicati qualche minuto per preparare mentalmente lo scopo dell’interazione. Scrivilo, se necessario, e inseriscilo nel CRM come nota. Questo ti permette di non perdere mai di vista la direzione giusta.

 

 

La gestione commerciale dei Deal in ambito B2B richiede metodo, strategia e attenzione ai dettagli. Seguendo questa checklist — essere formato sul prodotto/servizio, gestire correttamente il timing, qualificare il contatto e definire un obiettivo chiaro — puoi affrontare ogni opportunità commerciale con più sicurezza e aumentare le probabilità di successo.

Ogni Deal è diverso, ma le regole di base rimangono sempre valide: preparati, sii reattivo, ascolta il cliente e guida la trattativa con professionalità. In questo modo potrai costruire una pipeline di opportunità solide e raggiungere i tuoi obiettivi di vendita in modo più efficace.

Se vuoi approfondire queste tematiche o implementare una strategia di gestione Deal personalizzata, scarica la guida gratuita sulla pipeline con HubSpot!

 

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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