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Cosa vuol dire fare una Campagna marketing e come impostarla da zero

17 dic , 2021 | 3 minuti

La campagna di marketing è uno strumento fondamentale per riuscire a capire quanto porti ogni attività svolta dal tuo team: il budget è stato speso in maniera ottimale? quali sono i canali migliori da usare? quanto ROI si è ottenuto? ...

Ogni attività svolta deve poter essere valutata.

 

Ma cos’è esattamente una campagna di marketing? Immaginala come un insieme di attività svolte per un obiettivo comune. Ad esempio, una campagna di marketing per un ecommerce potrebbe essere l’insieme delle azioni per promuovere i prodotti nel periodo del black Friday autunnale.

Oggi vogliamo approfondire questo argomento per capire innanzitutto come impostarla, come organizzarsi per non perdere nessuna opportunità e come poterla misurare per migliorare giorno dopo giorno.

 

Cosa vuol dire fare una campagna di marketing

La campagna di marketing si divide in 3 step:

  1. Fissare l’obiettivo
  2. Creare il materiale
  3. Analizzare i risultati

 

Fissare l’obiettivo di una campagna marketing

Attenzione: non saltare questo step altrimenti non avrai un obiettivo comune e condiviso in azienda, e rischi di non riuscire a lavorare in maniera ottimale.

Fissare un obiettivo significa avere:

  1. Qualcosa da ottenere (ad esempio più visite, più contatti o più vendite)
  2. Un numero esatto da raggiungere (ad esempio 10.000 o 200)
  3. Un tempo preciso (ad esempio un mese o 15 giorni)
  4. Un responsabile per l’attività, che controlli l’andamento e sappia come migliorare i risultati (ad esempio il Responsabile marketing)

Un buon obiettivo è quindi ad esempio: avere 100 contatti nel mese di ottobre, gestito da Sara Finotto.

 

Creare il materiale

Questo è il passaggio più complesso e si tratta proprio di capire come impostare da zero una campagna marketing. Poiché gli elementi in campo potrebbero essere molti, facciamo due esempi specifici per avere un’idea più chiara di come potrebbe essere una campagna di marketing.

 

Come impostarla da zero: esempio lead generation

Nel caso di lead generation, il cuore della tua campagna sarà la landing page dedicata alla lead generation: tutto il traffico (o la maggior parte) deve confluire qui.

campagna marketing 4

Infatti vedi nello schema tutte le sponsorizzate e i canali puntano verso la landing page.

Un consiglio che ti diamo è quello di costruire sempre una thank you page invece che un semplice messaggio di ringraziamento, come spieghiamo bene nella guida all’inbound marketing che puoi leggere qui.

Dopo aver raggiunto il tuo obiettivo principale di lead generation non lasciare i tuoi contatti nel database a raffreddare, ma includi nella campagna anche delle email successive di automation per spiegare bene i tuoi prodotti, emozionare i contatti che hai generato e portarli verso l’acquisto o la consulenza con i tuoi commerciali.

 

Come impostarla da zero: esempio ecommerce

Anche in questo caso, noti dall’immagine che tutto il traffico punta verso la pagina di prodotto. Se hai un ecommerce ricorda che nella maggior parte dei casi non ha senso fare sponsorizzate (e quindi spendere budget) verso la home page del sito: in questo modo le persone non hanno un percorso guidato e potrebbero perdersi tra tutti i link e i prodotti presenti.

campagna marketing 3

Il nostro consiglio è quello di sponsorizzare proprio un singolo prodotto (un prodotto di punta, un prodotto iniziale per conoscervi, un prodotto adatto a un certo target, …) e puntare l’attenzione su quello. Creando un percorso lineare e preciso per gli utenti. In questo modo ne perdi molti meno.

Questo non significa però che tutti gli utenti lo compreranno purtroppo. E quindi devi pensare a un piano B da usare con loro: vedi sul disegno il rettangolino che indica un popup? Devi immaginare una seconda azione da far fare a chi non è ancora convinto all’acquisto. Un’azione che richieda meno impegno e che ti permetta di catturare almeno i contatti.

Leggi questo articolo per approfondire.

 

Come analizzare i risultati

Se hai un buono strumento di marketing, ti può aiutare a monitorare l’andamento delle campagne che crei.

Ad esempio noi usiamo HubSpot, un software per l’inbound marketing e sales, che ci permette di avere sempre tutto sotto controllo, come vedi nello screenshot qui sotto.

campagna marketing 2

campagna marketing 1

Quello che ti consigliamo sempre di controllare, con o senza hubspot, è:

  1. Numero visite alle pagine
  2. Numero contatti generati
  3. Numero contatti già esitenti che hanno aderito alla campagna
  4. Numero aperture email
  5. Numero click nelle email
  6. Numero impression sui social
  7. Numero click sui social
  8. Percentuale di click nei pulsanti del sito
  9. Obiettivo generale raggiunto

È ovvio che avere tutto integrato semplifica notevolmente il lavoro del marketing, perché fare integrazioni da diversi software fa sempre perdere dei dati – o c’è sempre qualcosa che non torna.

 

Per approfondire il miglior modo di fare una campagna, segui tutte le indicazioni nella guida gratuita che trovi qui sotto

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Cecilia Secco

Project Manager e HubSpot Certified Trainer. Ho iniziato subito a occuparmi della formazione dei clienti, della creazione di strategie di Inbound con l'obiettivo di generare contatti e della gestione delle pipeline di vendita.
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