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Copyright Content: facciamo chiarezza

14 set , 2018 | 3 minuti

Copyright Content: sicuramente, se produci contenuti, avrai in qualche modo sentito parlare di diritto d’autore. È una questione molto importante, che tutela le opere ed i loro autori, ed interessa soprattutto il web, per la facilità con la quale possiamo reperire informazioni, copiarle ed inserirle nei nostri canali.

Devi sapere infatti, che in Italia (secondo le norme attualmente in vigore) ogni opera creativa originale, o meglio definita"particolare espressione del lavoro intelletuale", dal momento in cui nasce è protetta da Copyright (anche se non iscritta alla SIAE, che ne gestisce solamente i diritti). Questo diritto, permette all'autore di utilizzare a suo piacimento la sua opera, ed impedisce questo utilizzo a terzi. Se vuoi il testo completo del Codice Civile, lo trovi nel Libro V, Titolo IX, consultabile a questo link.

Quindi non posso fare un video aziendale usando Vita Spericolata come sottofondo? 

In linea generale no, non potresti. Se non puoi proprio farne a meno, prima dovresti fare un accordo con Vasco Rossi (o chi ne gestisce i diritti) per poi pagargli le Royalties. Potrai usare le sue canzoni liberamente solo quando il diritto decadrà a 70 anni dalla sua morte, momento in cui l’opera diventerà di pubblico dominio.

Quindi non posso usare nulla che non abbia prodotto io?

Ovviamente no! Esistono alcuni tipi di opere dette “Royalty-Free”, ovvero che ti permettono di utilizzarle all’interno dei tuoi contenuti, rimanendo tu il proprietario del lavoro finito.

Attenzione: Royalty-Free non significa gratis come molti credono! I diritti d'autore ci sono, ma acquistando la licenza, si ottiene la facoltà di poterlo riutilizzare.

Ci sono tantissime librerie online come la famosissima Shutterstock, la nota Envato e l'audio library più famosa Epidemic Sound, che ti permettono di acquistare licenze diverse in base alle tue esigenze.

E se avessi un bassissimo budget?

Capisco che acquistando numerose licenze per creare i tuoi contenuti, i costi aumentino esponenzialmente, ma hai un'ulteriore mezzo che il web ti mette a disposizione: i contenuti sotto licenze Creative Commons.

Cos'è Creative Commons?

Con il motto "some rights reserved" (alcuni diritti riservati) è un'organizzazione no-profit che permette, con licenze standardizzate e riconosciute in tutto il mondo, la condivisione e l'utilizzo di opere in maniera legale

In soldoni, se un'opera è protetta da Creative Commons (CC), molto probabilmente potrai riutilizzare l'opera all'interno dei tuoi contenuti. Non male vero? 

Quali sono i limiti imposti da Creative Commons?

CC, nonostante permetta l'utilizzo free delle opere, pone alcuni limiti in base ai diritti che l'autore vuole far valere. Per questo ha elaborato 4 clausole principali, identificabili da un simbolo che rappresenta una restrizione e/o obbligo:

 attribuzioneAttribuzione (BY): Questo simbolo significa che l'opera deve essere necessariamente attribuita a chi l'ha creata. Se presente solo questo simbolo, è consentito qualsiasi utilizzo, a patto che tu citi l'autore;

sharealikeShare Alike (SA): Questo simbolo, impone che il lavoro finito sia protetto dalla medesima licenza. Questa clausola si ispira ai software open source come Linux, dove puoi prendere il software, modificarlo, rielaborarlo e addiruttura rivenderlo, a condizione che rimangano open source. Wikipedia è un esempio di piattaforma che utilizza questra clausola;

ndNon derivate (ND): Questa icona, rappresenta la clausola più restrittiva, ovvero che l'opera può essere redistribuita, ma non sono concesse modifiche. Dovrà necessariamente rimanere identica all'originale;

nd

Non commerciale (NC): In presenza di questo simbolo, non sono consentiti fini commerciali e/o di lucro. Per esempio, non puoi usare l'opera protetta da questa clausola sul tuo sito, se il sito è stato creato per vendere.

Combinando le 4 clausole puoi, quindi, decifrare il tipo di licenza applicato:

ccRisorsa 3 (CC BY) Solo attribuzione necessaria;

ccRisorsa 3Risorsa 5(CC BY-SA) Necessaria attribuzione e condivisione allo stesso modo;

ccRisorsa 3Risorsa 4 (CC BY-ND) Necessaria attribuzione lasciando invariata l'opera;

ccRisorsa 3Risorsa 7 (CC BY-NCNecessaria attribuzione ma non per fini commerciali;

ccRisorsa 3Risorsa 7Risorsa 5 (CC BY-NC-SANecessaria attribuzione, non per fini commerciali e condivisione allo stesso modo;

ccRisorsa 3Risorsa 7Risorsa 4 (CC BY-NC-NDNecessaria attribuzione, non per fini commerciali e lasciando invariata l'opera.

Potresti anche trovare questo simbolo cc 0 oppure Risorsa 6 (Public Domain): significa che l'autore ha donato l'opera al pubblico dominio, rinunciando a tutti i diritti.

Conoscevi già la disciplina del copyright? Ora che sei più consapevole della questione del Diritto d'Autore, e come le licenze Creative Commons possono essere una vera opportunità per i tuoi contenuti, puoi anche scoprire i migliori archivi online di foto gratuite, o le migliori librerie di video royalty free, che potrebbero esserti di grande aiuto all'interno della tua strategia di inbound! Scopri di più scaricando la guida gratuita che trovi qui sotto.

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Fonte licenze CC: Creative commons licenses

Matteo Grigolato

Visual Designer & Inbound Specialist. La mia passione è il video. Ancora di più poterlo creare in prima persona. La mia missione è raccontare e trasmettere, frame dopo frame, storie ed emozioni.
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