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Attacchi AI Phishing: la nuova frontiera dell’ingegneria sociale

23 set , 2025 | 2 minuti

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Immagina una partita di calcio in cui l’avversario riesce a prevedere dove passerai il pallone. Sarebbe ovviamente una partita impari. Questo è ciò che accade oggi nella sicurezza informatica in cui il cybercrime può sfruttare l’Intelligenza Artificiale, esattamente come fai tu per lavorare.

I cybercriminali, potenziati dall’intelligenza artificiale, stanno trasformando il phishing in un gioco di attacchi sempre più intelligenti e mirati. Nascono così gli attacchi AI phishing, capaci di superare la difesa tradizionale e colpire direttamente al cuore: l’identità digitale di aziende e individui.

 

Cos’è l’ingegneria sociale AI e come alimenta il phishing

L’ingegneria sociale è la tecnica con cui un criminale manipola le persone per carpire informazioni sensibili o accedere a sistemi protetti. Con l’arrivo dell’AI, questi attacchi hanno fatto un salto di qualità.

  • Email di phishing avanzato scritte in perfetto italiano, senza errori grammaticali.
  • Deepfake vocali che imitano la voce di un CEO per convincere un dipendente a trasferire fondi.
  • Chatbot fraudolenti che simulano assistenza clienti.

Il tutto con un livello di realismo che rende difficile distinguere un contenuto vero da uno generato artificialmente.

 

Attacchi AI phishing: un salto di livello rispetto al passato

I phishing tradizionali si basavano su email generiche, facilmente riconoscibili. Gli attacchi AI phishing, invece, sono personalizzati: grazie all’analisi dei dati disponibili online, i criminali possono costruire messaggi su misura, rivolti al singolo individuo o all’azienda bersaglio.

Esempi concreti:

  • Spear phishing AI-driven → email personalizzate con riferimenti a progetti o colleghi reali.
  • Vishing con AI → telefonate con voci sintetiche indistinguibili da quelle umane anche con tono di voce non robotico e molto simile a quello di una normale conversazione.
  • Smishing evoluto → SMS che rimandano a pagine web create dall’AI, identiche a quelle ufficiali di banche o istituzioni.

 

Identità digitale: il vero obiettivo degli hacker

Non si tratta più solo di rubare password: l’obiettivo finale è compromettere l’identità digitale. Una volta ottenuto accesso ad account email, social o gestionali aziendali, l’attaccante può:

  • impersonare un dirigente per truffe finanziarie,
  • accedere a dati riservati,
  • compromettere la reputazione dell’azienda,
  • diffondere malware attraverso canali “legittimi”.

In molti casi, un’identità digitale compromessa vale molto più delle credenziali isolate.

 

Perché l’AI rende gli attacchi più pericolosi

L’AI amplifica l’efficacia degli attacchi grazie a:

  1. Automazione → generazione di centinaia di email diverse in pochi secondi.
  2. Personalizzazione → scraping dei social media e adattamento dei messaggi.
  3. Realismo → deepfake audio e video che creano fiducia.
  4. Scalabilità → possibilità di colpire simultaneamente individui e aziende in diversi settori.

In campo calcistico sarebbe come se la squadra avversaria conoscesse le statistiche di ogni tuo giocatore e usasse un algoritmo per prevedere in anticipo ogni passaggio: quasi impossibile difendersi senza cambiare strategia.

 

Come difendersi dagli attacchi AI phishing nelle aziende

Se gli attaccanti hanno alzato il livello del gioco, anche le difese devono adattarsi. Alcune best practice:

  • Formazione continua dei dipendenti sul riconoscimento di email sospette.
  • Autenticazione multifattore (MFA) per ridurre il rischio di accesso non autorizzato.
  • Approccio Zero Trust, che limita i privilegi e monitora costantemente gli accessi.
  • Soluzioni di sicurezza AI-based, che analizzano comportamenti anomali e segnalano attività sospette.
  • Procedure di verifica interna: ad esempio, confermare telefonicamente operazioni finanziarie sensibili.

 

Gli esperti di sicurezza informatica AI ritengono che nei prossimi anni assisteremo a un’escalation: attacchi più sofisticati, ma anche strumenti di difesa più intelligenti.

Le aziende che investiranno in resilienza digitale, formazione e tecnologie avanzate saranno più pronte ad affrontare il futuro.

Gli attacchi AI phishing stanno cambiando le regole del gioco: come in una partita di calcio, non basta più una buona difesa statica, serve strategia, reattività e allenamento costante. La consapevolezza è il primo passo: comprendere i rischi, aggiornare le difese e trasformare la propria squadra in un team pronto a giocare d’anticipo.

Cristiano Pastorello

DPO & Amazon Web Service Specialist
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