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Chat GPT e Strumenti AI in Azienda: Privacy e Differenze tra Versioni Gratuite e a Pagamento

11 nov , 2025 | 3 minuti

L’intelligenza artificiale (IA) è ormai parte integrante del mondo del lavoro e ChatGPT è senza dubbio uno degli strumenti più diffusi nelle aziende italiane, così come altri tool tra i quali Gemini, Copilot, Perplexity e altri ancora. Dalle attività di customer service alla generazione automatica di contenuti, fino all’analisi predittiva, le aziende italiane si trovano sempre più spesso a scegliere tra soluzioni gratuite oppure servizi a pagamento.

Quando si parla di tool di intelligenza artificiale come ChatGPT in azienda, la vera partita si gioca su un campo più complesso: quello della privacy, della sicurezza e della conformità normativa.  La differenza non è solo nel prezzo poiché la scelta impatta significativamente su: privacy, sicurezza, governance, responsabilità legale e conformità all’AI Act.

Ma quali sono le differenze reali, i rischi e le implicazioni normative di questa scelta?

Intelligenza Artificiale in Azienda: Gratuita o a Pagamento? 

Rischi Normativi di ChatGPT e altri Tool IA in Ambiente Lavorativo

L'uso di sistemi di AI, soprattutto in ambito aziendale dove si trattano dati sensibili o si prendono decisioni critiche, deve essere regolamentato e le violazioni possono portare a sanzioni molto severe (fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato annuo globale come sancito dall’art 99 dell'AI Act).

Questi concetti valgono per l'uso di Chat GPT in azienda esattamente come per gli altri strumenti IA come Gemini, Copilot, Perplexity e altri ancora.

Rischio Privacy e il GDPR

Il principale rischio nell'uso di sistemi AI gratuiti in azienda riguarda la violazione del GDPR (General Data Protection Regulation):

  • Dati forniti all'AI: Se un dipendente inserisce dati personali (nominativi, contatti, dati sanitari, eccetera) o informazioni aziendali riservate in un'AI gratuita, è altamente probabile che tali dati vengano utilizzati per addestrare il modello. L'azienda, così facendo, perde di fatto il controllo sui dati, contravvenendo ai principi di minimizzazione, limitazione della finalità e responsabilità (accountability) richiesti dal GDPR.
  • Assenza di Base Giuridica e Valutazioni: L'azienda, in quanto Titolare del Trattamento, deve avere una base giuridica (come il legittimo interesse o il consenso) per il trattamento. Con un tool gratuito, è difficile dimostrare la conformità e spesso manca la possibilità di effettuare una Valutazione d'Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA), necessaria per trattamenti ad alto rischio.
  • Localizzazione e trasferimenti extra-UE: Le versioni gratuite spesso instradano dati globalmente. In ottica GDPR questo significa valutare basi di trasferimento (es. SCC) e una Transfer Impact Assessment (TIA).

Con la versione a pagamento come la versione Enterprise di ChatGPT, la musica cambia. Le soluzioni di AI a pagamento, in particolare i piani professionali o Enterprise, riescono ad offrire garanzie contrattuali specifiche, agendo come Responsabili del Trattamento (Art. 28 GDPR) e impegnandosi a non usare i dati aziendali per l'addestramento, riducendo drasticamente il rischio di non conformità. Per usare una metafora sportiva, è come passare da una partita tra amici al campionato professionistico: più regole, ma anche più organizzazione e più tutele.

Rischio AI Act e la Classificazione del Rischio

L'AI Act europeo, recepito dalla normativa italiana 132/2025, classifica i sistemi di AI in base al loro livello di rischio, imponendo obblighi crescenti:

  • Governance & ruoli nell’AI Act: Con l’AI Act entrano in gioco i ruoli di provider e deployer. L’azienda che usa un sistema può diventare “deployer” con obblighi specifici (informare i lavoratori, supervisione umana, qualità dei dati in ingresso, logging, gestione incidenti). Le suite a pagamento spesso offrono funzioni che facilitano questi adempimenti.
  • Sistemi ad Alto Rischio: L'AI Act definisce come "Alto Rischio" i sistemi utilizzati in ambiti come la gestione delle risorse umane (selezione del personale, monitoraggio dei dipendenti), l'accesso a servizi essenziali, o l'amministrazione della giustizia. L'uso di un qualsiasi sistema di AI in questi contesti, anche gratuito, impone al datore di lavoro/utente l'obbligo di:
    • Trasparenza e tracciabilità.
    • Supervisione umana (è centrale il principio antropocentrico).
    • Accuratezza, robustezza e cybersicurezza.
  • Rischi dei Tool Gratuiti nell'Alto Rischio: Un tool gratuito difficilmente fornirà la documentazione tecnica e le garanzie di robustezza e sicurezza necessarie per dimostrare la conformità ai severi requisiti dei sistemi ad Alto Rischio. L'azienda che li utilizza è comunque ritenuta responsabile (come "utente").

Quale IA Scegliere in Azienda?

La scelta tra IA gratuita e a pagamento non è solo una questione di budget, ma di responsabilità, conformità e strategia. Nel mondo aziendale, dove i dati sono il vero pallone della partita, scegliere uno strumento gratuito senza tutele equivale a scendere in campo senza difesa.

In un contesto normativo sempre più stringente, le aziende devono:

  • Valutare il rischio associato all’uso dell’IA
  • Preferire soluzioni contrattualizzate e conformi
  • Formare il personale sull’uso consapevole dell’IA
  • Monitorare costantemente l’impatto dei sistemi intelligenti

L’adozione dell’IA può essere un potente alleato per la crescita, ma solo se gestita con etica, trasparenza e sicurezza. La compliance e l'Intelligenza artificiale possono essere una squadra vincente per la produttività e l'automazione della tua azienda. Hai delle domande o devi dotarti di regolamenti? Chiamaci per una call informativa:

Cristiano Pastorello

DPO & Amazon Web Service Specialist
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