Cybersecurity & Privacy

Come fermare un cryptoloker: dall’emergenza alla resilienza in un’azienda

Scritto da Cristiano Pastorello | Aug 5, 2025 8:45:00 AM

Recentemente, un'azienda si è rivolta al Team Legal e Cybersecurity di Archimedia dopo essere stata colpita da un attacco informatico complesso. L'attacco ha colpito i sistemi gestionali e amministrativi, determinando un blocco delle attività digitali e causando la fuga di dati particolari inclusi dati anagrafici dei clienti e indirizzi di casa: un databreach. Nonostante la gravita dell'accaduto, l'attacco non ha compromesso la gestione operativa dell’azienda e la continuità dei servizi è stata garantita.

L'azienda ha immediatamente ha contattato il team di Archimedia che ha agito secondo principi di trasparenza e responsabilità.

Il databreach, come previsto da GDPR, è stato comunicato alla Polizia Postale e al Garante della Privacy, adempiendo così agli obblighi di legge e avviando un percorso di gestione della crisi che mettesse al primo posto la sicurezza dei dati e la fiducia dei clienti.

Prima fase: l’attacco cryptolocker

L'attacco subito è stato realizzato mediante un cryptolocker, una delle più temute forme di malware. Un cryptolocker è un ransomware, ovvero un software malevolo che, una volta introdotto nei sistemi informatici di un'organizzazione, cripta i dati rendendoli inaccessibili. I criminali informatici richiedono poi un riscatto economico per fornire la chiave di decrittazione necessaria a sbloccare le informazioni.

Questi attacchi sfruttano vulnerabilità tecnologiche e, spesso, errori umani come l'apertura di allegati malevoli o il clic su link fraudolenti. Nel caso in questione, l'impatto è stato immediato: i sistemi informativi dell'azienda sono stati resi inutilizzabili e le informazioni sensibili sottratte, amplificando il rischio potenziale in termini reputazionali e legali.

 

L'intervento di emergenza e la gestione della crisi: come fermare un cryptolocker

Dal primo giorno, è stata attivata un'unità di crisi composta da esperti di cybersecurity, legali e rappresentanti aziendali. L'obiettivo era duplice: contenere l'attacco, recuperare e garantire al contempo la massima trasparenza verso le autorità competenti e i clienti.

Le azioni intraprese si sono sviluppate su più livelli:

  1. Bonifica: identificazione e rimozione del malware dai sistemi colpiti, analisi delle modalità di intrusione e valutazione dell'entità della fuga di dati.
  2. Ripristino dei sistemi: ricostruzione dell'infrastruttura IT, recupero dei dati da backup sicuri e verifica dell'integrità delle informazioni. Grazie a queste operazioni, è stato possibile recuperare i dati compromessi senza dover cedere al ricatto dei criminali.
  3. Comunicazione e gestione istituzionale: interazione costante con Polizia Postale, Garante della Privacy e stakeholders per garantire un flusso informativo chiaro, riducendo l'impatto reputazionale dell'incidente.

L'intero processo di gestione della crisi si è sviluppato in cinque settimane di lavoro intenso, durante le quali la priorità è stata non solo il ripristino delle funzionalità ma anche l'adozione di misure per prevenire futuri incidenti.

 

Dalla crisi all'opportunità: un cambio di paradigma come modello per tutte le aziende

Una volta superata la fase emergenziale, l'azienda ha scelto di trasformare l'accaduto in un punto di svolta per la propria strategia di sicurezza informatica. Sono stati introdotti nuovi protocolli di sicurezza, sia tecnologici che organizzativi, che includono:

  • sistemi di monitoraggio avanzato per l'identificazione tempestiva di minacce;
  • politiche di formazione continua per dipendenti e collaboratori, per aumentare la consapevolezza sul rischio informatico;
  • revisione delle procedure di gestione dei dati e degli accessi;
  • adozione di soluzioni di backup più robuste e diversificate.

Questa evoluzione ha permesso non solo di rafforzare le difese informatiche, ma anche di consolidare un modello di governance digitale più resiliente e orientato alla prevenzione.

 

La responsabilità dei dati come valore guida

Anche in momenti di forte pressione, è possibile coniugare efficacia operativa e responsabilità sociale. L'esperienza di questa azienda dimostra come un grave incidente informatico, pur causando inizialmente danni significativi, possa diventare un'opportunità di crescita. La chiave è stata la capacità di reagire rapidamente, collaborare, comunicare in modo trasparente e adottare misure strutturali per evitare il ripetersi di simili episodi.

Questo caso non rappresenta soltanto un esempio di gestione efficace di un attacco cyber, ma anche un modello di come trasformare una vulnerabilità in un'occasione di evoluzione organizzativa, rafforzando la fiducia dei cittadini e garantendo un futuro più sicuro per l'intero ecosistema aziendale. Troppo  spesso le aziende tendono a vedere gli attacchi informatici come una possibilità remota, quando la realtà invece è che sono in forte aumento. Come primo passo per comprendere quanto sei "resiliente" agli attacchi, scarica questo pdf gratuitamente e fai un'autovalutazione della tua infrastruttura informatica.